venerdì 27 febbraio 2009

Luogo Regno di Dio


Mio pensiero sul luogo del Regno di Dio

Martedì scorso attendendo nel parcheggio davanti alla Stazione di Forlì un fratello che mi portasse allo studio biblico nella mia comunità di Castrocaro Terme (Fc) mi è venuto in mente questo pensiero:

Il luogo ( Giovanni 14:2/4-2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; 4 e del luogo dove io vado, sapete anche la via».) in cui per l' Eternità godremo il Regno Celeste alla Gloria di Dio si può paragonare anche a un parcheggio in cui gli stalli riservati ai disabili sono gli unici posti disponibili e per andarci serve uno speciale contrassegno esclusivo per chi risponde a determinati requisiti riconosciuti e certificati da un' apposita autorità.

Cosa è questo Contrassegno ?

Malachia 3:16-18

16 Allora quelli che hanno timore del SIGNORE si sono parlati l'un l'altro;
il SIGNORE è stato attento e ha ascoltato;
un libro è stato scritto davanti a lui,
per conservare il ricordo di quelli che temono il SIGNORE
e rispettano il suo nome.
17 «Essi saranno, nel giorno che io preparo,
saranno la mia proprietà particolare»,
dice il SIGNORE degli eserciti;
«io li risparmierò,
come uno risparmia il figlio che lo serve.
18 Voi vedrete di nuovo la differenza
che c'è fra il giusto e l'empio,
fra colui che serve Dio
e colui che non lo serve.

Apocalisse 3:12

Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, e della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome.

Apocalisse 20:12-15

12 E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. 13 Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 14 Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. 15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.


Quali sono questi requisiti ?

Giovanni 3:16

Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

Giovanni 3:36

Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui».

Giovanni 5:24

In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

Romani 3:22-24

22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione: 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.


Quale è questa autorità ?

Giovanni 14:5-6

5 Tommaso gli disse: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» 6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Apocalisse 5:5-12

5 Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli».
6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. 7 Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono.
8 Quand'ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. 9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, 10 e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».
11 E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia. 12 Essi dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode».

Apocalisse 22:13-14

13 Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine. 14 Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita e per entrare per le porte della città!


Spero che questo mio piccolo pensiero possa rendere più accessibile questa verità biblica ai più semplici (senza volere minimamente sostituire le inarrivabili parabole di Cristo Gesù sul Regno di Dio

(Marco 4:26-34
26 Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, 27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 La terra da sé stessa dà il suo frutto: prima l'erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. 29 Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta».
30 Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti i legumi; e fa dei rami tanto grandi, che all'ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo».
33 Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere. 34 Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.)

affinché possano avere l'opportunità di goderne anch'essi i frutti come il ladrone accanto a Cristo nella croce del Golgota (Luca 23:40-43

40 Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? 41 Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male». 42 E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!» 43 Gesù gli disse: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso».)

nella Grazia,Amore e Misericordia di Lui nostro Signore e Salvatore.

Fraterni saluti dal suo modesto servitore Barnabè Roberto

Nessun commento:

Posta un commento