mercoledì 7 maggio 2008

Hnto veramente Accanto





















Carissimi posso dire che i giorni che ho passato al convegno Hnto a Poggio Ubertini dal 2 al 4 maggio sono stati dei giorni meravigliosi godendo di una relazione e comunione eccezionale(senza barriere e pregiudizi fra le diverse sensibilità presenti) con gli altri partecipanti (oltre un centinaio con moltissimi giovani) di cui molti già partecipanti al primo convegno e in più ho con piacere incontrato Marco un fratello di Alessandria (conosciuto in OM) che ho rivisto dopo diversi anni (ha una malattia degenerativa agli occhi per cui avendo problemi di vista è costretto a camminare con l'ausilio di un bastone).Ci sono state testimonianze molto coinvolgenti con sofferenze immense vissute direttamente o partecipate per perdite di persone care,però condite con comportamenti coerenti alla volontà divina (un Vero Vangelo Vissuto ).Anche il programma è stato molto interessante come le tre relazioni di McRostie che ho potuto ascoltare ( gli studi e le altre attività a cui ho partecipato li potete trovare nei commenti del Blog ).Quindi posso dare un giudizio altamente positivo di Hnto 2008 anche perchè ci sarà una conseguente continuazione con la realizzazione futura di un sito internet collegato in cui verranno manifestate le testimonianze di persone nella sofferenza (non solo nella diversabilità) cui porterò la mia collaborazione.Concludo ringraziando tutti gli organizzatori di questa potente e lodevole iniziativa guidata dallo Spirito santo; mandando un profondo abbraccio e saluto a tutti i partecipanti ,veri testimoni di Amore e Solidarietà cristiana





Shalom da Roberto





P.S:Il fratello McRostie ha presentato un opera cristiana rivolta ai diversamenteabili nel Regno Unito cui ho fatto la traduzione del Sito





"THROUGH THE ROOF"

2 commenti:

Barnabè Roberto ha detto...

POGGIO UBERTINI

30 Aprile-4 Maggio 2008




II° Convegno

Hnto







I diversamente Abili

ACCANTO a noi e noi
ACCANTO a loro



CHIUNQUE IN MEZZO A VOI E’ ABILE VENGA ED ESEGUA

QUELLO CHE IL SIGNORE HA ORDINATO
Esodo 35: 10



Carissimi cercherò di fare un resoconto delle attività svolte nel secondo convegno Hnto (anche se per le attività precedenti del pomeriggio di venerdì 2 maggio momento in cui sono arrivato a Poggio Ubertini sarà fatto in modo sommario in conformità a ciò che è stato manifestato successivamente):



Giovedì 1 maggio:

1° Studio Jonathan McRostie

“Testimonianza personale”
Jonathan è nato a Bamako in Malì (Africa) dove i suoi genitori erano missionari cristiani che operavano in questo paese; il fratello da oltre 40 è impegnato in attività evangelistiche in diversi stati del mondo con OM (Operazione Mobilitazione) e poi dal 1982 lavora con i diversamenteabili a Bruxelles (in quanto lo è anche lui essendo in carrozzina in seguito alle conseguenze di un incidente stradale) collaborando con il ministerio di “Joni and Friends” per la zona europea (è autore della pubblicazione “come lavorare tra le persone disabili”edita anche dall’associazione italiana nella nostra lingua)
1°Incontro a gruppi

Svolgimento da ogni persona di un breve tema su “quando ho aiutato l’altro”



2° Studio Jonathan McRostie

“Ciò che ha bisogno un diversabile”

Messaggio basato su “Gesù guarisce un paralitico”tratto da Marco 2:1-12

=(Mt 9:1-8; Lu 5:17-26) Gv 10:31-38

1 Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo in Capernaum. Si seppe che era in casa,

2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunziava loro la parola.

3 E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini.

4 Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dalla parte dov'era Gesù; e, fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico.

5 Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati».

6 Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro:

7 «Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?»

8 Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che essi ragionavano così dentro di loro, e disse: «Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori?

9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?"

10 Ma, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati,

11 io ti dico, disse al paralitico, àlzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua».

12 Il paralitico si alzò subito, prese il suo lettuccio e se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l'abbiamo mai vista».

Venerdì 2 Maggio

2°Incontro a gruppi

Svolgimento da ogni persona di un breve tema su “quando sono stato aiutato dall’altro”
3°Incontro a gruppi
Svolgimento da ogni persona di un breve tema su “la mia testimonianza ad un non credente diversabile” mio svolgimento: alcuni anni fa mentre ero ricoverato nella clinica neurologica di Bologna per adeguare la terapia farmacologia del Parkinson (avevo grossi problemi di mobilità per errate cure del centro specialistico milanese) ed ero in una camera speciale riservata ai pazienti con casi particolari difficili riservata ai 2 primari dell’ospedale in cui ero con 2 giovani fratelli torinesi con la sclerosi multipla che vedevo erano sottoposti a prove ed esami invasivi (biopsie muscolari) che procurava loro molta sofferenza ,così ho cercato di consolarli manifestando la possibilità della vita eterna alla gloria di Dio dopo la fine della vita terrena con il corpo glorificato se avessero accettato il Signore come loro Signore e Salvatore,vedendo che la vita tribolata e inferiore alla media che li attendeva rendeva loro insofferenti e cinici senza prospettive;poi avendo la fortuna della visita di un missionario cristiano operante a Bologna (che ho conosciuto nella comunità di Forlì) ho potuto suo tramite donare loro un nuovo testamento (che essi non hanno rifiutato).Non ho più avuto loro notizie ma spero che questo seme abbia aperto loro il cuore a Cristo.



3° Studio Jonathan McRostie

“Quali valori e quali potenzialità ha un diversabile”

Jonathan parla della speranza di chi è debole e confida in Gesù, colui che gli rende il giusto valore basato solo su ciò è interiormente (non dando alcuna importanza all’aspetto fisico),;egli ha amato gli ultimi nel suo ministerio terreno in modo pratico. La sua chiesa difatti sta crescendo molto di più nei paesi poveri del terzo mondo rispetto alle nazioni occidentali prosperose in quanto queste persone misere riconoscono maggiormente le benedizioni di Dio manifeste in Matteo 5

(Le beatitudini

1 Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui,

2 ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo:

3 «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.

4 Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.

5 Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.

6 Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.

7 Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.

8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

9 Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

10 Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.

11 Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.

12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.).

L’umiltà difatti ci porta a Cristo e al suo regno,così anche la sofferenza facendoci conoscere le nostre debolezze ci rende più solidali e altruisti. Il debole è essenziale nella chiesa perché manifesta alla luce l’umanità cui necessita dipendere da Dio,perché colui che si crede ricco ed autosufficiente manca del giusto concetto di se e non si sottomette al proprio Signore e Salvatore.. Cosicché com’è manifesto in 1°Corinzi 12 :22 (Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono invece necessarie) la chiesa senza diversabile è essa stessa diversabile e incompleta nel suo ministerio. Jonathan poi parla di coloro con handicap fisico che il Signore usa per la sua opera (come i lebbrosi di 2° Re 7:3-9 e cui ha provveduto del necessario come vediamo in 1Corinzi 12:7 “Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune” e 1Corinzi 12:11 “ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole”) conosciuti in un convegno del secolo scorso su “Disabilità e Missione” come:

1)Gejina Blaauw (Olanda) che nella sua disabilità ha testimoniato in Albania manifestando l’amore di Dio nel creare un centro di riabilitazione e educazione a Tirana riservato ai bambini con handicap

2)Gabi Eggli (Svizzera) è stata impegnata nella missione evangelica a Bruxelles per 5 anni e ora lavora per il Signore nella sua Svizzera

3)Christiane Cousinne (Belgio) poliomielitica è impegnata in amministrazione per Wycliffe Belgio (associazione traduttori della bibbia)

4) Haarkan Karlsson (Svezia) paraplegico per un virus mentre era impegnato come missionario OM in India è ora pastore in Svezia in una comunità multietnica

5)Gorge Wiens (Canada) sordo al 90% fin da giovane è missionario OM impegnato prima in Messico e ora in Costarica

6)Simea Swab (Svizzera) senza braccia e mani (durante la gravidanza la madre è stata contaminata da insetticidi usati dal marito) è impegnata in un collegio teologico in Gran Bretagna e in un ministerio in Svizzera

7) Tracy (Sudafrica) non udente ha ora un ministerio cristiano a Gerusalemme per i sordi (anche ebrei e arabi) di cui alcuni non vedenti e nell’utilizzo del linguaggio dei segni per manifestare la Bibbia

8) Petra De Craene (Belgio) per una malattia giovanile è cieca al 80%,lavora partime per OM nella reception e come telefonista.

9) Tom Brewster (Stati Uniti) rimasto paraplegico per un tuffo a 18 anni è morto a 46 nel 1985, è stato pioniere del linguaggio di apprendimento delle lingue per i missionari cristiani

10) Jan Lang (Stati Uniti) con artrite reumatoide progressiva serve il Signore a tempo pieno con GLOBL Recordings Network, traducendo messaggi cristiani in 6000 lingue sul totale delle 10000 esistenti nel mondo.

Infine ha chiesto di pregare per i diversabili che vorrebbero impegnarsi per l’opera di Cristo affinché comprendano quale è la volontà dell’Eterno riservata a loro


Sabato 3 Maggio
Franco Attanasio presenta l’associazione e le attività di Joni and Friends Italia

4° Studio Jonathan McRostie

“Nelle nostre chiese è accessibile per un diversabile il messaggio dell’Evangelo ?”

Le comunità cristiane devono essere accoglienti per tutti (la chiesa deve essere inclusiva non esclusiva) quindi anche per i diversabili,così si devono creare i presupposti perché i messaggi della parola vengono messi alla portata dei disabili non solo fisici,dei non udenti,dei non vedenti,dei stranieri e di ognuno che ha difficoltà di relazione e di apprendimento adempiendo la volontà manifestata dalla scrittura ( Romani 15:1-7 Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi.2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione.3 Infatti anche Cristo non compiacque a sé stesso; ma come è scritto:«Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me».4 Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.5 Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù,6 affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo.7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.) Dobbiamo imparare l’arte del servizio gli uni per gli altri da Cristo,essendo quindi disponibili come lui a dare la vita per il prossimo,se vogliamo testimoniare efficacemente Gesù non dobbiamo considerare il diversabile un inferiore manifestando sentimenti di pietà, ma dobbiamo condividere con lui le scritture come incoraggiamento e per migliorare la comunione;cosicché possiamo collaborare con il Signore imparando a relazionarci con gli altri senza barriere e pregiudizi,cercando di conoscere le altrui necessità,di saperci perdonare e sopportarci in modo vicendevole imitando ciò che Davide fece con Mefiboset (2°Samuele 4:4 Gionatan, figlio di Saul, aveva un figlio storpio, il quale aveva cinque anni quando arrivò da Izreel la notizia della morte di Saul e di Gionatan. La balia lo prese e fuggì; in questa sua fuga precipitosa il bambino cadde e rimase zoppo. Il suo nome era Mefiboset.- 2° Samuele 9: Davide disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?»2 C'era un servo della casa di Saul, di nome Siba, che fu fatto venire da Davide. Il re gli chiese: «Sei tu Siba?» Egli rispose: «Servo tuo».3 Il re gli disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul al quale io possa far del bene per amore di Dio?» Siba rispose al re: «C'è ancora un figlio di Gionatan, storpio dei piedi».4 Il re gli disse: «Dov'è?» Siba rispose al re: «È a Lodebar in casa di Machir, figlio di Ammiel».5 Allora il re lo mandò a prendere in casa di Machir, figlio di Ammiel, a Lodebar.6 E Mefiboset, figlio di Gionatan, figlio di Saul, andò da Davide, si gettò con la faccia a terra e si prostrò davanti a lui. Davide disse: «Mefiboset!» Egli rispose: «Ecco il tuo servo!»7 Davide gli disse: «Non temere, perché io non mancherò di trattarti con bontà per amore di Gionatan tuo padre, ti restituirò tutte le terre di Saul tuo nonno e tu mangerai sempre alla mia mensa».8 Mefiboset s'inchinò profondamente e disse: «Che cos'è il tuo servo, perché tu ti degni di guardare un cane morto come sono io?»9 Allora il re chiamò Siba, servo di Saul e gli disse: «Tutto quello che apparteneva a Saul e a tutta la sua casa io lo do al figlio del tuo signore.10 Tu dunque, con i tuoi figli e con i tuoi servi, coltiverai per lui le terre e gli porterai il raccolto, perché il figlio del tuo signore abbia pane da mangiare; Mefiboset, figlio del tuo signore, mangerà sempre alla mia mensa». Siba aveva quindici figli e venti servi.

11 Siba disse al re: «Il tuo servo farà tutto quello che il re mio signore ordina al suo servo». Mefiboset mangiò alla mensa di Davide come uno dei figli del re.12 Mefiboset aveva un figlioletto chiamato Mica; tutti quelli che stavano in casa di Siba erano servi di Mefiboset.13 Mefiboset abitava a Gerusalemme perché mangiava sempre alla mensa del re. Era zoppo di entrambi i piedi.). Dobbiamo essere tutti uniti nella lode a Dio senza nessuna preclusione o privilegio per nessuno in base a parametri umani carnali che nel corpo di Cristo sono negativi come è manifesto nella scrittura (2°Corinzi 5:16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così.

Giacomo 2:1-13 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi.2 Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente,3 e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d'onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello»,4 non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti malvagi?5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano?6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi?

8 Certo, se adempite la legge come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene;9 ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori.10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti.11 Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge.12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà.

13 Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio.) Quindi dobbiamo essere consapevoli che davanti a Dio siamo tutti simili ,tutti peccatori necessari di grazia senza scale di valori credibili.Dobbiamo chiedere al diversabile della sua reale necessità senza agire d’istinto di nostra iniziativa,non dobbiamo trascurare che ci vuole tempo per imparare ad aiutare in modo valido la persona con handicap. E’ negativo credere (secondo Jonathan) come fanno alcuni che Dio voglia guarire tutti in questa terra dalle loro malattie,così facendo non ci si sottomette alla volontà divina,come chi crede alla sovranità divina in modo estremo diventa di conseguenza fatalista e accetta la condizione di disagio senza reazione;secondo l’oratore è anche sbagliato credere che la propria malattia è dovuta al peccato o all’opera di satana.,perché vedendo ciò che ha subito Giobbe si nota che lui pur non comprendendo pienamente la volontà di Dio rimanendo fermo nel rapporto con l’eterno ha ottenuto guarigione e benedizioni.. Dobbiamo quindi imparare a praticare il grande comandamento datoci da Cristo (amore per Dio,per il prossimo e noi stessi) applicandolo al rapporto con i diversabili ,altresì dobbiamo abolire al meglio possibile le barriere architettoniche presenti nelle nostre comunità,lasciando i primi posti a chi ha problemi di vista e ai non udenti (perché vedano il linguaggio dei segni di chi è preposto a questo servizio come si è visto al convegno con l’opera di Manixservire)insieme ad ogni altro sussidio e ausilio necessario per facilitare sia il loro canto, che l’adorazione ,che l’ascolto della parola. Quando è necessario ed è possibile va iniziata una scuola domenicale speciale per chi ha problemi di apprendimento,usando termini e modalità più semplici ed assimilabili,per comunicare la verità imitando Cristo che usava le parabole per rendere accessibile il verbo ai più.Preghiamo perché si possano aprire maggiori porte all’evangelo per chiunque (e ciò a partire dalla propria chiesa) .Jonathan ha riaffermato ancora con forza ,che i diversabili hanno molto da insegnare affinché il corpo di Cristo diventi veramente abile e praticabile a chiunque è diverso secondo la volontà divina (Romani 15:16 di essere un ministro di Cristo Gesù tra gli stranieri, esercitando il sacro servizio del vangelo di Dio, affinché gli stranieri diventino un'offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo.)Come conclusione ha detto che nella buona novella ci sono 58 versetti che manifestano i rapporti gli uni gli altri e quindi la reciprocità deve essere una pratica della chiesa non secondaria



4°Incontro a gruppi

Riepilogo attività precedenti incontri e realizzazione da ogni membro di un segnalibro con versetti biblici (mio: 1 Corinzi 11:29-30 Chi è debole senza che io mi senta debole con lui? .. Se bisogna vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.)

Hnto nelle professioni :

Testimonianze di a)Samuele un medico credente di pronto soccorso parla sulla spersonalizzazione da parte degli operatori sanitari dei pazienti e sulla necessita da parte del medico cristiano di un cura totale umanizzata non solo farmacologica del diversabile b)Mara infermiera di Asti che lavora con pazienti sofferenti di patologie tumorali gravi con difficoltà iniziali nel confrontarsi con le molte morti dei ricoverati,ha trovato incoraggiamento nella parola del Signore (Salmo 56:8 Tu conti i passi della mia vita errante;raccogli le mie lacrime nell'otre tuo;non le registri forse nel tuo libro? ) ha testimoniato di come il Signore vuole che stia accanto alle persone sofferenti c) Stefano de Masi tirocinante come riabilitatore psicomotorio presso l’ospedale di Brescia nel reparto pediatrico riservato alle leucemie ha parlato del prossimo nel bisogno come colui cui prestare attenzione per supportarlo al meglio nelle necessità

Hnto nella famiglia.

Testimonianze di Elena sorella di un ragazzo down Davide da cui ha detto ha molto da imparare nel rapporto con il prossimo e nel consolare chi è afflitto e di Sara figlia di una madre diversabile morta nel 1995 per un tumore al cervello,di cui ha manifestato il rapporto reciproco intenso e la testimonianza nella sofferenza in cui non ha mai inveito mai contro Dio,la sua perdita è stato per lei un fatto molto traumatico superato con le circostanze che il Signore ha preparato pe r affinarla e farle apprezzare la sua volontà.
Jonathan MacRostie risponde ai campisti

1)Come sensibilizzare gli anziani di chiesa sulla disabilità?

JM:Bisogna pregare per loro e confrontarsi direttamente su questa tematica

2) Sei stato a disagio con la moglie nell’Handicap?

JM:Qualche volta sono stato frustrato e con difficoltà di comunicazione con lei ma senza un reale disagio

3)Accostamento sovranità di Dio e fatalismo ci può essere?

JM:La sovranità di Dio non è fatalismo perché le scritture parlano delle responsabilità umane nelle scelte che non si possono imputare a Lui e alla sua sovrana volontà quando paghiamo delle conseguenze negative.

4)Cosa crea la differenza nell’atteggiamento dei cristiani verso la sofferenza?

JM:Semplicemente il sapere affrontare la sofferenza con la testimonianza di vita conforme alla volontà di Di

Foto di Gruppo all’esterno

Culto di Lode e Adorazione
Canti di lode , preghiere, messaggio di Paolo Moretti su Isaia 46:1–4
1Bel crolla, Nebo cade;

le loro statue sono messe sopra animali, su bestie da soma;

questi idoli che voi portavate qua e là sono diventati un carico;

un peso per la bestia stanca!

2 Sono caduti, sono crollati assieme,

non possono salvare il carico,

essi stessi se ne vanno in prigionia.

3 «Ascoltatemi, o casa di Giacobbe,

voi tutti, residuo della casa d'Israele,

voi di cui mi sono caricato dal giorno che nasceste,

che siete stati portati fin dal seno materno!

4 Fino alla vostra vecchiaia io sono,

fino alla vostra canizie io vi porterò;

io vi ho fatti, e io vi sosterrò;

sì, vi porterò e vi salverò.

Santa Cena e offerte

Condivisione Attività dei gruppi

Concerto corale Mapè

Domenica 4 Maggio

Saluti e conclusione Convegno

Barnabè Roberto ha detto...

Carissimi
dai partecipanti al convegno Hnto è stato deciso di creare un sito dal titolo ACCANTO per stare vicino e aiutare spiritualmente,dal punto di vista pastorale e materiale tutte (non solo i diversamente abili)tutte le persone nella sofferenza.Io sono stato coinvolto con alcuni fratelli e sorelle alla progettazione e realizzazione del tutto.Per cui ho creato un GRUPPO DI LAVORO SITO ACCANTO nel web per chi vuole portare contributi a ciò, che potete trovare in
http://groups.yahoo.com/group/gruppolavorositoaccanto/Grazie della vostra attenzione,fraterni saluti in Cristo
da Roberto